MATERIA
PRIMA

L'ULTIMA
TORRE
10
settembre - 23 settembre 2006
TORRE DELL'OROLOGIO
PIAZZA FERRETTO - MESTRE - VE
BALDESSARI
BATTILANA
BOSCHI
GRUPPO SINESTETICO
GULCEAG
NEGRETTO
PAGLIARO
ZANUS
Il nuovo
evento dal titolo "L'Ultima Torre" organizzato da Materia Prima, ancora una
volta sottolinea l'esigenza di tale gruppo di creare aggregazione culturale e il
suo desiderio intrinseco di confrontarsi con gli esiti contemporanei che la
cultura stessa produce. E, come sempre, lo fa in modo omnicomprensivo,
coinvolgendo più ambiti intellettuali. Oltre alle opere visive di Baldessari,
Battilana, Boschi, Gulceag, Negretto, Pagliaro e Zanus, sono presenti gli
interventi poetici ed interpretativi di A. Prato, M. e G. Moi, che
rendono omaggio alle liriche della poetessa padovana Gaspara Stampa. Infine
chiude la manifestazione la proiezione del video con le performances del
Gruppo Sinestetico che da anni con i suoi interventi calca le scene
internazionali. Dunque l'eccletismo, la poliedricità, l'internazionalità e la
dimensione sociologica, già evidenziati nelle precedenti mostre al Contemporaneo
di Mestre nel gennaio 2005 e a Chioggia nell'ottobre seguente, caratteri
distintivi di questo movimento artistico, presenti anche in questo appuntamento
nel cuore storico di Mestre, assumono nuovi significati: la trasformazione di
saltuarie manifestazioni in una interessante consuetudine espositiva, la
capacità di favorire perciò la sedimentazione di un progetto culturale, nonché
l'identificazione di nuovi luoghi atti ad ospitarlo. L'euresi e lo
sperimentalismo eclettico di Marilla Battilana, si può condensare attorno
al binomio intelletto-comunicazione. Il suo costrutto artistico è sempre stato
proteso alla creazione di una grammatica mentale e visiva, capace di emanare
messaggi e sollecitare le menti. Oggetti e cose di vita quotidiana si
trasformano in simboli sociologici. Nelle ultime ricerche questi elementi
sembrano aver ceduto il passo alla creazione, da parte dell'artista, di un
personale archetipo forse più estetico, ma capace si toccare le corde della
soggettività e soprattutto della sensorialità. Capire la mente e le sue
manifestazioni....Nell'affermare questo, Guido Baldessari ha rivendicato
quale è l'essenza del suo intento filosofico ed artistico. Per rappresentare
questo suo concetto egli ha creato sfondi neri che simboleggiano l'inconscio
umano, sui quali si muovono vertiginosamente e infinitamente strane figure
geometriche (iperboli, cerchi, ecc...), intese come manifestazione razionale,
quasi geometrica, di questo io interiore, così da permettergli di misurare e
coglierne l'immensità. In Anna Boschi è presente l'esigenza di un'arte
intesa come dialogo tra il genere umano. Per questo dalle sue opere ciò che
emerge prepotentemente è il suo segno-graffito, da intendersi come grido, che
vuole urlare le verità dell'umanità intera. Il semplice cerchio, l'innocua riga,
il cuore e la scrittura stessa diventano complesse ed emozionali narrazioni che
raccontano la storia umana. E' un messaggio di libertà quello che emana
dall'opera scultorea di Marcela Gulceag. Libertà dalla materia, dalle
forme dell'ordinato realismo. La pietra o il marmo si levigano e allo stesso
tempo si astraggono dal contingente, tanto che il dialogo visivo tra morbidezza
e ruvidezza delle superfici cede il passo ad una essenziale ed eterea
stilizzazione libera dal tempo e dallo spazio. L'opera di Bruno Pagliaro
attira l'attenzione di chi guarda per la sua particolare atmosfera
favolistica... quasi magica. Il fascino delle sue opere è dovuto al colore così
minuzioso e prezioso tanto da far vagare l'osservatore dentro il dipinto. E'
chiaro dunque che questa "anarchia timbrica" del pigmento cela un desiderio di
libertà soggettuale che diviene libertà morale dell'uomo e perciò dell'arte.
Giuliano Negretto infonde alle sue pitture una dimensione prettamente
filosofica. Il colorismo, fluttuante e libero, si unisce allo spazialismo, e
talvolta ad altri elementi, per divenire identificazione moderna del conoscere e
del sapere. Le armonie, i calligrafismi e le raffinatezze soggettuali,
fondendosi a quelle concettuali, evidenziano la profonda dimensione etica e
culturale dell'artista, volta a decodificare il mondo attraverso l'impronta
pacata, ma puntuale, dell'intellettualità. E' senza dubbio vero che l'arte segna
il tempo e la vita dell'uomo. Questa concezione, sia metaforica sia sociologica,
si evince nell'operare artistico di Stefano Zanus. Allontanata la
fotografia e l'installazione, l'artista si è riavvicinato alla pittura, intesa
come capacità di far emergere l'essenzialità delle cose, come si nota sulla
ricerca fatta sugli elementi primordiali che compongono il
mondo.
Prof.
Siro Perin
MOVIMENTO
D'ARTE MATERIA PRIMA
Nasce
nel 1982 a Venezia come Gruppo d'Arte.
Nel
corso degli anni sviluppa, con molteplici interventi sia nel territorio che
all'estero, le proprie caratteristiche rivolte alla ricerca ed alla
valorizzazione dell'arte contemporanea. Una peculiarità del Gruppo è quella di
progettare i propri eventi coinvolgendo anche altri artisti che si aggregano
come ospiti generando una sinergia con altre branchie dell'arte quali la
scultura, poesia, narrativa, musica e video facendo così di "MATERIA PRIMA" un
vero movimento d'arte.
Dal 2003
il gruppo è composto da Baldessari, Negretto, Pagliaro e Zanus, artisti che
provengono da molteplici esperienze individuali, ma che in simbiosi hanno
trovato quel linguaggio univoco che (generalmente attraverso spazi pubblici) li
ha visti interpreti di vari happening nel territorio ed all'estero, tra cui la
partecipazione alla 51. Esposizione internazionale d'arte Biennale di Venezia
dello scorso anno.
L'attuale
mostra, che ancora una volta vede il Gruppo "allargato", si svolgerà all'interno
della Torre di Mestre, simbolo di questa Città che sta vivendo notevoli
trasformazioni non solo urbanistiche ma anche
culturali.
La mostra sarà inaugurata
domenica 10 settembre 2006 ore
10.30
Ingresso
libero
Orari di visita: Lun -
sab 10.00 - 13.00 e 17.30 - 20.00
Domenica 10.00 - 12.00
17 settembre ore
10.30
omaggio a GASPARA
STAMPA
Gaspara
Stampa, la voce più autentica e spontanea della poesia erotica italiana del
sedicesimo secolo. Di nobili origini, nacque a Padova nel 1523. Nel 1531 si
trasferì a Venezia dove ricevette una buona educazione letteraria ed artistica.
Pare fosse socio dell'Accademia dei Dubbiosi e che prendesse parte alle feste
allestite dai soci della "Compagnia della Calza". Condusse un tipo di vita
libero e travagliato che si rispecchia in uno dei suoi celebri versi: vivere
ardendo e non sentire il male. Fu amata ma poi abbandonata da un gentiluomo
veneto il conte Collantino di Collalto mentre lei invece non smise mai di amare.
Dopo quindici giorni di febbre morì a Venezia nel 1554. Anche se dopo poco la
sorella Cassandra fece pubblicare le sue poesie, non furono bene accolte dai
contemporanei. La sua poesia fu riscoperta ed amata verso la metà del settecento
dove una seconda edizione fu preparata da un discendente di
Collantino.
Letture
ed interventi di
Alessandra
Prato
Michele
Moi
Gianni
Moi
Il
Gruppo d'Arte MATERIA PRIMA, può essere contattato tramite il critico
d'arte Siro Perin email:siroperin@yahoo.it